L'Ultima Nota
Delitto in Opera

Un'esclusiva esperienza di teatro immersivo accompagnata dalla grande Cucina degli Chef ALMA

Per la prima volta nella storia del Verdi Off, ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana entra nel palinsesto della prestigiosa rassegna ospitando un evento unico nel suo genere. La cucina raffinata firmata dai Maestri della Scuola si veste, in un connubio tanto insolito quanto imperdibile, della magia di una performance dinner sulle note delle più ico niche arie verdiane.

11 ottobre 2025
Ore 20.00 | Ritrovo ore 19.30

Ristorante di ALMA
Reggia di Colorno, Parma

La trama dell'opera (a cura del Collettivo Lynus di Parma)

Nella sala ricevimenti dell’affascinante e austero Palazzo Ducale di Colorno, animato dalle voci festose degli ospiti riuniti intorno al Gran Banchetto Reale, un orrendo delitto si consuma all’insaputa dei convenuti: il Maestro Giuseppe Verdi, ospite d’onore della serata, è stato assassinato.
Alcuni dei suoi più amati personaggi, presenti al banchetto, assistono sconvolti alla terribile notizia: sono Violetta, Lady Macbeth, Falstaff e Iago, privati ora del padre che li ha generati. Sarà con il loro aiuto che i commensali di corte avranno il compito di scoprire chi ha voluto e compiuto l’assassinio.

Il Menu firmato ALMA (a cura dello Chef Piero Di Turi)

“Verdi al Fiume”

Culatello di Zibello DOP – Selezione  Consorzio del Culatello di Zibello, pan brioche e Caviale "Cru"

Il culatello, eccellenza del territorio di Verdi, apre la cena come un preludio musicale: nobile eppure radicato nella terra emiliana, proprio come il Maestro di Busseto. L’abbinamento con il caviale evoca fasto e celebrazione, ricordando la fama universale che Verdi raggiunse. È un piatto che diventa omaggio diretto all’artista, un brindisi alla sua grandezza prima che la trama della cena si complichi. 

“Profezia dal bosco”

Fungo Portobello grigliato, barbabietola rossa, salsa al cren e sedano di montagna 

I funghi, che crescono nel buio e nell’umido, richiamano le atmosfere cupe e stregate di Macbeth. La barbabietola, con il suo rosso intenso, diventa simbolo del pathos che accompagna la rappresentazione. Il cren, pungente e tagliente, rimanda al destino inesorabile che colpisce Macbeth, mentre il sedano di montagna porta un tocco amarognolo, quasi un’eco della profezia delle streghe che non lascia scampo.

“L’irriverenza della zucca”

Risotto alla zucca Delica, mostarda e salsa al curry  

La dolcezza della zucca si sposa con la vivacità speziata della mostarda e del curry, creando un piatto ironico e sorprendente, proprio come Sir John Falstaff. È una portata giocosa, capace di alternare morbidezza e piccantezza, come le astuzie e le cadute del cavaliere che ama la tavola e il buon vino. Il risotto diventa così un omaggio al suo spirito bonario, goloso e sempre pronto alla beffa.

“Potere e la follia”

Petto di faraona alle noci, coscia speziata, pak-choi e salsa al cocco  

La faraona, con la sua doppia preparazione, richiama il destino diviso dei protagonisti verdiani: da un lato la nobiltà (il petto alle noci), dall’altro la passione ardente e mortale (la coscia speziata). In Macbeth, questo contrasto ricorda la duplicità del protagonista tra potere e follia; in Traviata riecheggia il conflitto tra amore puro e condanna sociale. Il pak-choi e il cocco aggiungono un tocco esotico, come un presagio che sposta l’animo oltre i confini noti.

“Il sogno di Violetta”

Meringata, zabaione e violetta  

La dolce leggerezza della meringa e la cremosità avvolgente dello zabaione si sposano con la delicatezza della violetta, fiore simbolo di Violetta Valéry. È un dolce che diventa elegia, fragile e intenso come la protagonista, segnata da un amore assoluto ma impossibile. Un epilogo che chiude la cena nel segno della malinconia e della bellezza effimera, proprio come l’aria struggente con cui si spegne la vita di Violetta.

Costo della serata (cena, bevande incluse, e rappresentazione teatrale): 120 € a persona